a cura di Claudio Nunziata    Le parole chiave della Costituzione Europea  

estratto da: proposte.san-nicola-arcella.it

APPARTENENZA ALL’UNIONE

 

 

ARTICOLO I-58

Criteri di ammissibilità e procedura di adesione all'Unione

1. L'Unione è aperta a tutti gli Stati europei che rispettano i valori di cui all'articolo I-2 e si

impegnano a promuoverli congiuntamente.

2. Ogni Stato europeo che desideri diventare membro dell'Unione ne trasmette domanda al

Consiglio. Il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali sono informati di tale domanda. Il

Consiglio delibera all'unanimità previa consultazione della Commissione e previa approvazione del

Parlamento europeo, che si pronuncia a maggioranza dei membri che lo compongono. Le

condizioni e le modalità dell'ammissione formano l'oggetto di un accordo tra gli Stati membri e lo

Stato candidato. Tale accordo è sottoposto a ratifica da tutti gli Stati contraenti conformemente alle

rispettive norme costituzionali.

 

ARTICOLO I-59

Sospensione di taluni diritti derivanti dall'appartenenza all'Unione

1. Il Consiglio, su iniziativa motivata di un terzo degli Stati membri, su iniziativa motivata del

Parlamento europeo o su proposta della Commissione, può adottare una decisione europea in cui

constata che esiste un evidente rischio di violazione grave da parte di uno Stato membro dei valori

di cui all'articolo I-2. Il Consiglio delibera alla maggioranza dei quattro quinti dei suoi membri

previa approvazione del Parlamento europeo.

Prima di procedere a tale constatazione, il Consiglio ascolta lo Stato membro in questione e può

rivolgergli delle raccomandazioni deliberando secondo la stessa procedura.

Il Consiglio verifica regolarmente se i motivi che hanno condotto a tale constatazione permangono

validi.

2. Il Consiglio europeo, su iniziativa di un terzo degli Stati membri o su proposta della

Commissione, può adottare una decisione europea in cui constata l'esistenza di una violazione grave

e persistente da parte di uno Stato membro dei valori di cui all'articolo I-2, dopo aver invitato tale

Stato a presentare le sue osservazioni. Il Consiglio europeo delibera all'unanimità previa

approvazione del Parlamento europeo.

3. Qualora sia stata effettuata la constatazione di cui al paragrafo 2, il Consiglio, deliberando a

maggioranza qualificata, può adottare una decisione europea che sospende alcuni dei diritti

derivanti allo Stato membro in questione dall'applicazione della Costituzione, compresi i diritti di

voto del membro del Consiglio che rappresenta questo Stato. Il Consiglio tiene conto delle possibili

conseguenze di una siffatta sospensione sui diritti e obblighi delle persone fisiche e giuridiche.

In ogni caso questo Stato continua ad essere vincolato dagli obblighi che gli derivano dalla

Costituzione.

4. Il Consiglio, deliberando a maggioranza qualificata, può adottare una decisione europea che

modifica o revoca le misure adottate a norma del paragrafo 3, per rispondere ai cambiamenti nella

situazione che ha portato alla loro imposizione.

5. Ai fini del presente articolo, il membro del Consiglio europeo o del Consiglio che rappresenta

lo Stato membro in questione non partecipa al voto e nel calcolo del terzo o dei quattro quinti degli

Stati membri di cui ai paragrafi 1 e 2 non si tiene conto dello Stato membro in questione.

L'astensione di membri presenti o rappresentati non osta all'adozione delle decisioni europee di cui

al paragrafo 2.

Per l'adozione delle decisioni europee di cui ai paragrafi 3 e 4, per maggioranza qualificata s'intende

almeno il 72% dei membri del Consiglio rappresentanti gli Stati membri partecipanti che totalizzino

almeno il 65% della popolazione di tali Stati.

Qualora, a seguito di una decisione di sospensione dei diritti di voto adottata a norma del

paragrafo 3, il Consiglio deliberi a maggioranza qualificata sulla base di una delle disposizioni della

Costituzione, per maggioranza qualificata s'intende quella definita al secondo comma o, qualora il

Consiglio agisca su proposta della Commissione o del ministro degli affari esteri dell'Unione,

almeno il 55% dei membri del Consiglio rappresentanti gli Stati membri partecipanti che totalizzino

almeno il 65% della popolazione di tali Stati. In quest'ultimo caso, la minoranza di blocco deve

comprendere almeno il numero minimo di membri del Consiglio che rappresentano oltre il 35%

della popolazione degli Stati membri partecipanti, più un altro membro; in caso contrario la

maggioranza qualificata si considera raggiunta.

6. Ai fini del presente articolo, il Parlamento europeo delibera alla maggioranza dei due terzi dei

voti espressi, che rappresenta la maggioranza dei membri che lo compongono.

 

ARTICOLO I-60

Recesso dall'Unione

1. Ogni Stato membro può decidere, conformemente alle proprie norme costituzionali, di

recedere dall'Unione.

2. Lo Stato membro che decide di recedere notifica tale intenzione al Consiglio europeo. Alla

luce degli orientamenti formulati dal Consiglio europeo, l'Unione negozia e conclude con tale Stato

un accordo volto a definire le modalità del recesso, tenendo conto del quadro delle future relazioni

con l'Unione. L'accordo è negoziato conformemente all'articolo III-325, paragrafo 3. Esso è

concluso a nome dell'Unione dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata previa

approvazione del Parlamento europeo.

3. La Costituzione cessa di essere applicabile allo Stato interessato a decorrere dalla data di

entrata in vigore dell'accordo di recesso o, in mancanza di tale accordo, due anni dopo la notifica di

cui al paragrafo 2, salvo che il Consiglio europeo, d'intesa con lo Stato membro interessato, decida

all'unanimità di prorogare tale termine.

4. Ai fini dei paragrafi 2 e 3, il membro del Consiglio europeo e del Consiglio che rappresenta lo

Stato membro che recede non partecipa né alle deliberazioni né alle decisioni europee del Consiglio

europeo e del Consiglio che lo riguardano.

Per maggioranza qualificata si intende almeno il 72% dei membri del Consiglio rappresentanti gli

Stati membri partecipanti che totalizzino almeno il 65% della popolazione di tali Stati.

5. Se lo Stato che ha receduto dall'Unione chiede di aderirvi nuovamente, tale richiesta è oggetto

della procedura di cui all'articolo I-58.

 

ARTICOLO IV-440

Campo di applicazione territoriale

1. Il presente trattato si applica al Regno del Belgio, alla Repubblica ceca, al Regno di

Danimarca, alla Repubblica federale di Germania, alla Repubblica di Estonia, alla Repubblica

ellenica, al Regno di Spagna, alla Repubblica francese, all'Irlanda, alla Repubblica italiana, alla

Repubblica di Cipro, alla Repubblica di Lettonia, alla Repubblica di Lituania, al Granducato del

Lussemburgo, alla Repubblica di Ungheria, alla Repubblica di Malta, al Regno dei Paesi Bassi, alla

Repubblica d'Austria, alla Repubblica di Polonia, alla Repubblica portoghese, alla Repubblica di

Slovenia, alla Repubblica slovacca, alla Repubblica di Finlandia, al Regno di Svezia e al Regno

Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.

2. Il presente trattato si applica alla Guadalupa, alla Guayana francese, alla Martinica, alla

Riunione, alle Azzorre, a Madera e alle isole Canarie conformemente all'articolo III-424.

3. I paesi e territori d'oltremare‚ il cui elenco figura nell'allegato II‚ costituiscono l'oggetto dello

speciale regime di associazione definito nella parte III, titolo IV.

Il presente trattato non si applica ai paesi e territori d'oltremare che mantengono relazioni particolari

con il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord non menzionati nel suddetto elenco.

4. Il presente trattato si applica ai territori europei di cui uno Stato membro assume la

rappresentanza nei rapporti con l'estero.

5. Il presente trattato si applica alle isole Åland con le deroghe contenute originariamente nel

trattato di cui all'articolo IV-437, paragrafo 2, lettera d) e riprese nel titolo V, sezione 5 del

protocollo relativo ai trattati e atti di adesione del Regno di Danimarca, dell'Irlanda e del Regno

Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, della Repubblica ellenica, del Regno di Spagna e della

Repubblica portoghese e della Repubblica d'Austria, della Repubblica di Finlandia e del Regno di

Svezia.

6. In deroga ai paragrafi da 1 a 5:

a) il presente trattato non si applica alle Faeröer;

b) il presente trattato si applica a Akrotiri e Dhekelia, zone di sovranità del Regno Unito di Gran

Bretagna e Irlanda del Nord a Cipro, solo per quanto necessario ad assicurare l'attuazione del

regime originariamente definito nel protocollo relativo alle zone di sovranità del Regno Unito

di Gran Bretagna e Irlanda del Nord a Cipro, allegato all'atto di adesione, che costituisce parte

integrante del trattato di cui all'articolo IV-437, paragrafo 2, lettera e) e ripreso nella parte II,

titolo III del protocollo relativo al trattato e atto di adesione della Repubblica ceca, della

Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della

Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della

Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca;

c) il presente trattato si applica alle isole Normanne e all'isola di Man solo per quanto necessario

ad assicurare l'attuazione del regime per tali isole definito originariamente dal trattato di cui

all’articolo IV-437, paragrafo 2, lettera a), ripreso nel titolo II, sezione 3 del protocollo

relativo ai trattati e atti di adesione del Regno di Danimarca, dell'Irlanda e del Regno Unito di

Gran Bretagna e Irlanda del Nord, della Repubblica ellenica, del Regno di Spagna e della

Repubblica portoghese e della Repubblica d'Austria, della Repubblica di Finlandia e del

Regno di Svezia.

7. Il Consiglio europeo, su iniziativa dello Stato membro interessato, può adottare una decisione

europea che modifica lo status, nei confronti dell'Unione, di un paese o territorio danese, francese o

olandese di cui ai paragrafi 2 e 3. Il Consiglio europeo delibera all'unanimità previa consultazione

della Commissione.